Salti mortali, lanci da altezze vertiginose, rocambolesche capriole e acrobazie che simulano risse, scene con il fiato sospeso e prodezze fisiche temerarie.
Il cinema è anche questo, i “cascatori” controfigure che sostituiscono gli attori nelle scene più pericolose, e ieri sera Piazza Amendola a Salerno si è animata di esibizioni straordinarie da parte dei giovani del gruppo “
South Horizon”, nato nella nostra città ma che ha ormai contatti con gruppi in tutta Italia (
http://www.southorizon.it/).
Una passione, anche un modo nuovo magari di allenarsi in palestra che con il tempo può diventare un vero lavoro visto che il cinema non è solo attori, registi e produttori ma anche una schiera di figure meno visibile, come i truccatori, gli scenografi, i costumisti, e gli stuntmen, ma che contribuiscono alla bellezza e alla riuscita di un film.
Così il Festival Internazionale del Cinema di Salerno 2018, giunto quest’anno alla 72esima edizione grazie al patron Mario De Cesare e alla figlia Paola direttrice artistica, con un programma di 120 film provenienti non solo dall’Europa ma anche dall’Asia e dall’Africa, ed eventi collaterali, tra incontrie casting per un cortometraggio e un lungometraggio, ha scelto come tema la “Resilienza” che è la capacità di assorbire un urto senza rompersi, o meglio di far fronte ad eventi traumatici in maniera positiva. Ieri sera (presentazione di Cinzia Lettera ) gli otto ragazzi di South Horizon, di cui Marco Falcone e LucaBruni sono rispettivamente presidente e vicepresidente, senza rampe, tappeti, palchi o supporti di altro tipo hanno animato la piazza esibendosi a corpo libero sul nudo asfalto, una scelta ancora più suggestiva che ha messo in evidenza le abilità fisiche degli incredibili protagonisti.
Danza acrobatica, capriole, salti mortali mescolati ad hip hop, krump (tecnica di combattimento che simula la liberazione degli schiavi dalle catene), acrobazie su moto hanno affascinato il pubblico completamente rapito nonostante il freddo che a Salerno quando arriva svuota le strade, non questa volta.
Affascinati non solo i giovani presenti, invitati in qualche modo a scoprire una sorta di disciplina acrobatica che può magari con il tempo trasformarsi in qualcosa di più, ma anche coloro che non essendo a conoscenza dell’evento si sono trovati ammaliati dalle sequenze temerarie di ragazzi professionali e bravissimi, perché il rischio ha sempre alle spalle una preparazione atletica notevole.
Un modo di svelare i trucchi del cinema, a volte ancora più affascinanti delle scene montate.
Lucia D’Agostino
Fonte
https://www.lacittadisalerno.it/cultura-e-spettacoli/salti-mortali-e-acrobazie-a-salerno-cos%C3%AC-piazza-amendola-si-trasforma-in-un-set-1.2092346